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il colore per chi non vede

Il colore per chi non vede

Il colore è compreso solo da chi è dotato di vista? Spesso di pensa che chi è nato non vedente possa imparare dei fatti sul colore – ad esempio che le banane sono gialle – ma non possa averne la stessa comprensione di chi è dotato di vista.

Ora una nuova ricerca di Judy Kim e colleghi della Johns Hopkins University pubblicata su PNAS mostra che non è così. Anzi, i ricercatori hanno riscontrato nei non vedenti una ricca comprensione del colore sviluppata attraverso il solo linguaggio.

Alcuni risultati degli esperimenti condotti dal team sembravano allinearsi all’idea che la concezione del colore si acquisisce con la vista. Ad esempio i non vedenti erano meno inclini ai dati associativi sul colore; alla richiesta di citare un colore usuale per una banana, solo il 50% ha detto “giallo” rispetto a tutti i vedenti. Questo sembra suggerire che, perlomeno in alcuni casi, vedere direttamente il colore di un oggetto sia più informativo che acquisire il fatto attraverso altre fonti.

Tuttavia in generale questo studio illustra magnificamente come le persone, vedenti e non, abbiano in comune una conoscenza condivisa sul colore. Anche se i due gruppi differiscono in alcune aree, soprattutto se si parla di conoscenza associativa sul colore degli oggetti, sono sostanzialmente simili nella loro comprensione dell’occorrenza naturale e dell’applicazione dei colori.Le persone non vedenti sono in grado di capire in profondità come i colori funzionino e di fare deduzioni su oggetti completamente nuovi in base alla loro categorizzazione. Il tutto in una modalità che somiglia molto a quella dei vedenti.

Gli autori pensano che questi dati suggeriscano che le persone che vivono nella stessa cultura sociale allargata, vedenti o no, sviluppano teorie intuitive del colore simili che possono essere applicate a situazioni nuove. La fonte di queste conoscenze è quasi certamente linguistica, e la ricerca futura potrà stabilire a quale età si sviluppi questa strutturazione del colore sia nelle persone vedenti che in chi non lo è.